Eremo di San Guglielmo

Una passeggiata tra le rovine monastiche di San Guglielmo

L’Eremo sorge sulla tomba del San Guglielmo.

La struttura architettonica che rimane copre una vasta superficie ed è situata all’interno della fitta boscaglia.

Il luogo mistico non è visitabile, ma solo visibile esternamente, spostandosi nella zona sopraelevata rispetto il livello della compagine.

Le rovine mostrano l’impianto di una chiesa a navata unica con un altare secentesco in mattoni rossi e parzialmente intonacato.
Dell’annesso convento si distinguono le celle dei monaci e una parte di chiostro.

Per quanto il tempo di permanenza di questo santo sia stato brevissimo in questo luogo, diversi miracoli e leggende si intessono con la vita di San Guglielmo a Castiglione della Pescaia.

Fino al 10 febbraio 1157, giorno della sua morte, egli visse qui, dapprima solo, poi, dall’Epifania del 1156, con il suo discepolo Alberto, al quale, poco prima della sua morte, si aggiunse un secondo compagno di nome Rinaldo.

Il suo modo di vivere fu semplice e rigoroso, digiunando ininterrottamente, nutrendosi di erbe crude, acqua e pane che gli veniva portato di quando in quando da alcuni fedeli di Buriano. Soltanto tre volte la settimana mangiava un piatto caldo e un po’ di vino annacquato.