Palazzo Centurioni

Castiglione della Pescaia durante il periodo mediceo

Castiglione della Pescaia agli inizi del XV secolo si pose sotto la protezione di Firenze e nel 1446 fu occupata da Alfonso I d’Aragona.

Solo nel 1558 entrò a far parte del Ducato di Toscana con Eleonora di Toledo che la portò in dote a Cosimo de’ Medici, comprandola da don Indico e Silvia Piccolomini d’Aragona, esercitando il controllo sull’importante avamposto militare e portuale sul litorale di questa parte di Maremma.

I Medici acquistarono dai Piccolomini il feudo di Castiglione della Pescaia, e la moglie di Cosimo I, Eleonora di Toledo, stipulò un contratto d’affitto con il principe di Piombino “super certa portione Stagni seu Lacu (…) in loco castri Buriani et Abbatie de Fango”, cioè con quello che anticamente era chiamato il Lago Prile, oggi Riserva Regionale della Diaccia Botrona.

Nel 1559 affittarono dunque il lago e i diritti di pesca a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de’ Medici, che in questa data era entrato in possesso del feudo di Castiglione della Pescaia.

La Badiola, ormai divenuta penisola a causa dell’impaludamento del lago, già insediamento stagionale dei pescatori, divenne con l’operazione economica promossa dai Medici un centro ittico di grande importanza. Probabilmente proprio ai Medici andrebbe ascritta la costruzione di un edificio alla base del poggio detto “casa del ministro”, tutt’oggi visibile seppur largamente modificato; questo stabile doveva probabilmente essere la sede dell’amministrazione degli affittuari e luogo di soggiorno. Vennero inoltre edificati i fabbricati della rimessa per cavalli, dell’osteria e tutte le strutture necessarie alla conservazione e commercializzazione del pesce.

Castiglione dipendeva direttamente dai Medici, come dominio ducale privato, separato dallo Stato di Firenze e Siena ed alle dirette dipendenze del sovrano.

All’interno delle mura antiche del borgo si trova ancora oggi palazzo Centurioni, costruito in epoca rinascimentale, nel quale fu ospitato il Podestà fiorentino che, sotto la famiglia dei Medici, divenne il centro di vita amministrativa locale.

Il breve percorso sulle rocche fortificate, ed i Palazzi signorili, testimonianze del dominio mediceo nel Comune Castiglione della Pescaia giunge fino a Cecina, dove morì a causa della malaria, la Duchessa Eleonora di Toledo, insieme a due dei suoi figli.

Eleonora è ricordata per la sua folgorante bellezza piena di un’innata maestà, come d’altronde traspare anche dai suoi ritratti, tra i quali si ricordano quelli famosi del pittore Agnolo Bronzino.